Già nel 1972, la Cooperativa Muratori Reggiolo si era
posta l'obiettivo di entrare nel mercato del calcestruzzo, dapprima
costruendo un impianto a Reggiolo, poi incorporando la Coop.va
di Castellarano e la Coop.va Birocciai proprietarie di altri impianti
e frantoi distribuiti geograficamente in tutta la provincia. La
Cooperativa Muratori Reggiolo quindi si poneva e si pone, nel
settore, tra le maggiori aziende provinciali ed aree limitrofe.
Di seguito, ha sviluppato la sua capacità imprenditoriale
nella coltivazione di cave a cielo aperto, (ghiaie e sabbie con
qualsiasi sistema d'escavazione) per approvvigionare direttamente
le materie prime ai propri impianti e successivamente ponendosi
tra le prime imprese nel mercato degli inerti. La Cooperativa
Muratori Reggiolo, come sua politica sociale, ha sempre cercato
però di coniugare, nel modo più ottimale possibile,
l'equazione: ambiente/sviluppo industriale, investendo moltissimo
sia negli impianti (recupero polveri ed acque di lavaggio ecc
)
che in recuperi naturalistici di vaste aree degradate.